Se stai programmando una vacanza in Maremma Toscana o sei di passaggio lungo la costa tra Follonica e Castiglione della Pescaia, non puoi perderti i trail che hanno reso Punta Ala e le Bandite di Scarlino una destinazione di riferimento per i biker. Qui, tra la costa tirrenica e le colline che abbracciano Cala Violina, si sviluppa una rete di sentieri che combina terreno tecnico, sezioni flow e panorami spettacolari sul mare.

La rete di singletrack che si affaccia su Cala Violina è estremamente varia: dai percorsi più impegnativi, ideali per gli amanti del gravity, fino a tracce pensate per chi preferisce vallonati scorrevoli in stile XC, dove spingere sui pedali è parte del divertimento. L’area di Pian d’Alma si presta perfettamente a tour sia in Enduro che in XC, grazie a trail imperdibili e risalite pedalabili su entrambi i versanti.

E poi ci sono i sentieri vista mare: impossibile non restare senza parole quando la discesa si apre sul blu del Tirreno.

Dopo oltre 15 anni di lavoro sul campo — tour guidati, manutenzione, trailbuilding ed esplorazione — abbiamo selezionato i 5 trail più completi della zona, valutando varietà del tracciato, qualità del fondo, dislivello e sviluppo, elementi panoramici e fruibilità con MTB ed e-MTB.

Naturalmente, la percezione di cosa renda un trail “da Top 5” può essere soggettiva: ma nella nostra esperienza, c’è sempre una cosa che accumuna i grandi percorsi: alla fine della discesa il sorriso è assicurato.

Questa è solo una selezione dei percorsi più iconici, ma il territorio ha ancora tantissimo da offrire. Se vuoi scoprire qualche chicca nascosta o esplorare di più, puoi uscire con le nostre guide Bibo, Raffaele e Pasquale, prenotare uno shuttle, passare al nostro shop Punta Ala Trail Center per farti consigliare il giro migliore, oppure seguire le nostre tracce su Komoot.

Con base al PuntAla Camp & Resort sei già nel cuore della rete sentieristica, pronto a partire per la tua avventura.

Ecco i nostri Top 5.

1. 301 – Il re dei trail di Punta Ala

Dati tecnici:

  • Lunghezza: 3,4 km
  • Dislivello negativo: -383 m
  • Difficoltà: media/alta

Al primo posto non può che esserci il 301 – il trail simbolo della zona, nonché uno dei sentieri storici più apprezzati della Maremma Toscana. Parte dalle alture delle Bandite di Scarlino, una fitta foresta di lecci e macchia mediterranea che domina il Golfo di Follonica, per scendere quasi al livello del mare.

La sua origine risale a un vecchio sentiero di muli abbandonato, riscoperto e tracciato da Thomas Daddi, che lo ha trasformato in uno dei percorsi più iconici dell’area. Negli anni è stato teatro di diverse gare internazionali di enduro MTB e continua a rappresentare una sfida e un piacere per i rider più esigenti.

Si tratta di un singletrack vario, che alterna sezioni flow, tratti veloci e segmenti più tecnici. Il tratto centrale, spesso definito “super technical”, mette alla prova anche i rider più esperti, mentre alcuni brevi strappi in salita spezzano il ritmo prima di lanciarsi nel segmento finale: probabilmente la sezione più flow e veloce del territorio.

Un recente lavoro di reshaping delle linee, realizzato insieme al team Bagnoli Bike, ha reso il percorso ancora più scorrevole e bilanciato, senza snaturarne il carattere tecnico. È un trail da “fare a tutta”, ma che richiede fiato, tecnica e capacità di lettura del terreno.

2. Fast&Furious – Velocità pura nel bosco

Dati tecnici:

  • Lunghezza: 1,8 km
  • Dislivello negativo: -277 m
  • Difficoltà: media


Fast & Furious

In origine il sentiero era stato tracciato da Filippo “Pippo” Morra e dal gruppo Tronkamacchia, gli stessi che hanno disegnato la DH1 e molti altri trail della zona Bandite di Scarlino, veri pionieri della scena enduro e downhill in Maremma. Dopo un periodo di abbandono, nel 2021 è stato completamente ridisegnato e riportato in vita da Maremma Freeride assieme alla nostra guida Davide “Bibo” Brugnoli, che ne ha preservato lo spirito originale migliorandone al tempo stesso ritmo e scorrevolezza. In breve, è tornato a essere uno dei trail più amati e frequentati della zona.

Il nome dice già molto: Fast&Furious è velocità e adrenalina. Breve ma intenso, è tra i trail più rapidi e divertenti della Maremma. Parte dal piccolo borgo di Tirli e scende fino a Pian d’Alma, con un tracciato che in alcuni tratti costeggia il più famoso trail DH1. Si sviluppa interamente nel bosco, offrendo un mix irresistibile di velocità e tecnica: curve strette da impostare con decisione, brevi strappi che spezzano il ritmo, sezioni in toboga, radici esposte, piccoli salti, onde e drop di modesta entità.

È un percorso adatto a diversi livelli di abilità: i rider esperti possono spingerlo al limite e sfruttarne ogni centimetro per guadagnare velocità, mentre i principianti possono affrontarlo a un ritmo più controllato, imparando a gestire linee e curve. In entrambi i casi, l’effetto è lo stesso: arrivi in fondo con l’adrenalina a mille e la sensazione che una discesa non sia mai abbastanza. Fast&Furious è uno di quei percorsi che ti fanno risalire senza pensarci due volte per rifarlo ancora e ancora. Il suo ritmo incalzante e la varietà degli elementi tecnici lo rendono un vero must do per chiunque visiti la zona.

3. Gagliardo – Il trail che non ti aspetti

Dati tecnici:

  • Lunghezza: 1,8 km
  • Dislivello negativo: -183 m
  • Difficoltà: medio/facile


Gagliardo

Il Gagliardo è un sentiero che ti prende subito la mano: lo si percorre veloce, quasi senza pensarci, ma nasconde anche tratti tecnici che richiedono più attenzione. L’accesso è piacevole, con una pedalata dolce in falso piano attraverso i Boschi della Zinghera, un’area di querce, sughere e sottobosco di macchia mediterranea che rientra nell’area protetta delle Bandite di Scarlino.

Il tracciato combina curve morbide con segmenti di terreno compatto in stile dirt, rendendolo abbastanza unico nel suo genere. Nella parte iniziale prevale la discesa, con qualche radice e pietra a movimentare il fondo, seguita da un tratto pianeggiante con curve e controcurve, piccoli dossi e cambi di pendenza, fino al raccordo con il sentiero 43. Occhio alla deviazione a destra: se sei a tutta velocità rischi di non vederla, ma è fondamentale per rimanere su Gagliardo e non finire sul sentiero 43.

È un trail easy-flowy che sa divertire a più livelli: accessibile e scorrevole per chi vuole un giro rilassato, ma capace di offrire spunti tecnici per chi ama mettersi alla prova mantenendo il ritmo alto. Gagliardo, appunto!

4. Carbonai – Il fratello minore del 301

Dati tecnici:

  • Lunghezza: 2,5 km
  • Dislivello negativo: -279 m
  • Difficoltà: medio/alta


Carbonai

Il Carbonai è il fratello minore del 301, con cui condivide il tratto iniziale. La partenza è dal sentiero 301, a pochi metri dalla Buca della Neve – un’ampia sella incastonata fra i tre poggi Monte Stella, Monte d’Alma e Poggio Rossino, punto strategico dal punto di vista sentieristico da cui si diramano ben sei direttrici.

Dopo circa cinque minuti sul 301, si svolta a destra per entrare nel trail Carbonai vero e proprio. Ripulito e rimesso a nuovo quest’anno grazie alla collaborazione tra Bagnoli Bike e Maremma Experience, il trail è oggi in ottime condizioni: compatto e con buona tenuta, ma comunque impegnativo nei passaggi stretti tra piante e rocce. Si snoda nel fitto del bosco, costringendo a guidare con precisione e a seguire il ritmo delle curve e della pendenza naturale del terreno.

Il tracciato è prevalentemente flow, ma alterna passaggi tecnici e un paio di brevi strappetti in salita. Lungo e divertente, conduce fino a Pian d’Alma e richiede un buon livello di tecnica, soprattutto per affrontare i tratti più stretti e insidiosi.

Il Carbonai dà il meglio di sé se affrontato in combinata con il 301: insieme formano un itinerario che riassume perfettamente lo spirito dei trail di Punta Ala, tra fluidità, tecnica e puro divertimento.

5. The Guardian – Il guardiano di Cala Violina

Dati tecnici:

  • Lunghezza: 2,2 km
  • Dislivello negativo: -189 m
  • Difficoltà: media

The Guardian prende il nome dal luogo in cui ha inizio: Poggio La Guardia, uno dei due poggi sopra Cala Violina. Il toponimo deriva dalla sua funzione storica di avamposto difensivo: in passato, questo colle – allora chiamato Poggio di Guardia – fungeva da punto di avvistamento strategico per segnalare l’arrivo di truppe nemiche, specialmente durante i conflitti tra Firenze e Siena nel tardo Medioevo. Il termine poggio richiama la conformazione collinare, mentre la guardia ne sottolinea il ruolo di osservazione e protezione.

Il trail parte proprio da qui, offrendo un panorama a 360° sul Golfo di Follonica, sull’Isola d’Elba e, nelle giornate di tramontana, persino fino alla Corsica. Rimesso a nuovo quest’anno, è il più lungo dell’area di Cala Violina e uno dei più accessibili, pur includendo tratti capaci di divertire anche i rider intermedi.

Il percorso alterna tre sezioni principali in discesa, intervallate da brevi tratti pianeggianti o in leggera salita. Inizia con un segmento veloce e scorrevole, prosegue con curve fluide e passaggi tecnici su roccia, fino a sezioni dove la pendenza può mettere alla prova l’aderenza.

Nella parte finale costeggia e attraversa un canalone per poi segurne il bordo verso sinistra.

Il trail termina a Portiglioni vicino al Parco Avventura Tasso Scatenato, che riporta velocemente alla strada principale nei pressi del parcheggio di Cala Violina, rendendolo perfetto sia come discesa singola sia come parte di un giro più ampio.


Cinque trail, cinque modi diversi di vivere la Maremma Toscana in sella: dalla tecnica impegnativa del 301 alla velocità pura di Fast&Furious, passando per il flow di Gagliardo, la precisione del Carbonai e le viste spettacolari di The Guardian. Ciascuno con il suo carattere, tutti con un elemento in comune: la capacità di regalarti, alla fine della corsa, quel sorriso che va da orecchio a orecchio.

Ora non resta che scegliere da dove iniziare… e prepararsi a tornare per provarli tutti.